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Certificazioni e Perizie nel Piano Transizione 5.0

Il Piano Transizione 5.0 è un'iniziativa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), ivolta a promuovere l'innovazione digitale e l'efficienza energetica nelle imprese italiane. Per accedere alle agevolazioni previste, è fondamentale seguire specifiche procedure di certificazione e perizia, recentemente semplificate dalla Legge di Bilancio 2025. ​


Certificazioni necessarie

  • Certificazione del Risparmio Energetico: Le imprese devono dimostrare una riduzione dei consumi energetici pari almeno al 3% per l'intera struttura produttiva o al 5% per il singolo processo produttivo interessato dall'investimento. Questa certificazione può essere rilasciata da soggetti accreditati, come Esperti in Gestione dell'Energia (EGE), Energy Service Company (ESCo) certificate o organizzazioni con certificazione ISO 50001
  • Certificazione contabile: È richiesta una certificazione contabile rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale iscritti nell'apposito registro. Questa certificazione attesta la corretta contabilizzazione delle spese sostenute e la loro pertinenza rispetto agli investimenti agevolabili. ​

Perizie tecniche

  • Perizia Asseverata: Per gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali nuovi, inclusi negli Allegati A e B della Legge n. 232/2016, è necessaria una perizia tecnica asseverata. Questa perizia attesta che i beni possiedono le caratteristiche tecniche richieste e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. ​

Semplificazioni introdotte

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto semplificazioni significative nelle procedure di certificazione:

  • Procedura semplificata per la verifica del Risparmio Energetico: È stata introdotta una procedura semplificata per verificare la riduzione dei consumi energetici quando si effettuano investimenti in beni previsti nell'Allegato A della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Piano Transizione 4.0). Questi beni devono migliorare l'efficienza energetica secondo norme di settore o prassi consolidate e sostituire beni con caratteristiche tecnologiche analoghe, interamente ammortizzati da almeno 24 mesi alla data della richiesta del beneficio. In questi casi, si presume automaticamente il miglioramento dell'efficienza energetica, senza necessità di certificazioni, considerando un risparmio minimo del 3% a livello di struttura produttiva o del 5% a livello di processo produttivo. Se si vuole dimostrare un risparmio energetico superiore, è invece obbligatorio presentare certificazioni.
  • Utilizzo di documentazione standardizzata: I certificatori possono basare le proprie valutazioni su documentazione standardizzata preesistente, come regolamenti europei, norme di settore, Migliori Tecnologie Disponibili (MTD) e altre evidenze equivalenti a livello internazionale. Questa misura riduce gli oneri burocratici per le imprese, eliminando l'obbligo di effettuare calcoli specifici sui consumi energetici.

Documentazione e modelli

Per agevolare le imprese nel processo di certificazione e perizia, il GSE ha reso disponibili modelli e moduli specifici, tra cui:

  • Modello di Perizia asseverata: Disponibile nell'Allegato VI, fornisce una guida dettagliata per la redazione della perizia tecnica.
  • Dichiarazioni Sostitutive di Atto Notorio (DSAN): Moduli per le comunicazioni preventive e di completamento, necessari per attestare il possesso dei requisiti richiesti.

È fondamentale che le imprese seguano attentamente le linee guida e utilizzino la modulistica ufficiale per garantire la conformità alle normative vigenti e accedere con successo alle agevolazioni offerte dal Piano Transizione 5.0.